I disturbi bipolari costituiscono una famiglia di disturbi mentali ad andamento cronico e spesso severo caratterizzati dalla presenza di episodi di alterazione dell’umore di natura depressiva, maniacale o ipomaniacale o mista. Sono disturbo Bipolare1, disturbo Bipolare 2, Disturbo ciclotimico e disturbo Bipolare non altrimenti specificato.
L’esordio del Disturbo Bipolare 1 è più probabile intorno ai 30, ma può svilupparsi anche nella fascia tra i 30 e i 40 anni. E’ caratterizzato dall’alternanza di stati dell’umore e da gravi e invalidanti alterazioni della sfera emozionale. Per effettuare diagnosi di disturbo maniacale è sufficiente che si manifesti nell’arco della vita del soggetto un episodio maniacale, mentre la diagnosi di disturbo bipolare II prevede almeno una diagnosi di episodio depressivo maggiore e almeno un episodio di ipomania. Il disturbo ciclotimico prevede che i sintomi siano presenti da almeno 2 anni, normalmente sono lievi e frequenti, dato che non raggiungono mai la gravità cui arrivano negli episodi maniacali o depressivi conclamati.
Applico specifiche terapie cognitive e comportamentali, psicoeducazione e altre tecniche per un miglioramento sintomatologico e per migliorare la qualità della propria vita.
Riferimenti Bibliografici:
Perdighe C., Gragnani A.,Psicoterapia cognitiva comprendere e curare i disturbi mentali Raffaello Cortina Editore,(2021)
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Giberti-Rossi, Manuale di psichiatria,Piccin,(2009)
Ann M. Kring, Gerald C. Davison, John M. Neale,Sheri L. Johnson, Psicologia Clinica,Zanichelli,(1989)
DSM 5 Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali
Sitografia:
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